PRESENTAZIONE MEZZALAMA 2015

IMG_0994

Giovedì 25 Settembre nella bellissima Sala delle Quattro Colonne presso la sede di UBI Banca in corso Europa a Milano, si è svolta la presentazione della XX Edizione del Trofeo Mezzalama. Introducendo il tema, dopo il benvenuto di Alberto Pedroli di UBI Banca, Elisa Calcamuggi ha spiegato come la XX Edizione avrà diverse novità a partire dal percorso capovolto e dal supporto di uno sponsor nuovo, UBI Banca. Inoltre si perseguirà la strada del Mezzalama “social”, intrapresa nel 2013  grazie alla diretta streaming (fino a 22.000 persone connesse) e alla crescente presenza su Twitter e Facebook.

Lo speaker ufficiale Silvano Gadin ha invece posto l’attenzione su come il Mezzalama sia in grado di “andare all’indietro e avanti nello stesso tempo”: guardare il passato rispettando la storia autorevole del Trofeo, celebrare i luoghi che attraversa (tra cui il Cervino di cui si ricorderanno i 150 anni trascorsi dalla prima ascesa), e puntare al futuro seguendo l’evoluzione dei materiali e coinvolgendo sempre più nazioni.

Giorgio Pession, presidente della Fondazione Trofeo Mezzalama, ha sottolineato come la Fondazione non abbia paura di scelte nuove come l’inversione del percorso (novità e fonte di grande interesse legata non solo all’inversione salite/discese) e come quest’anno, oltre ad UBI Banca, il Trofeo abbia siglato una ulteriore partnership con Dynafit con cui è stato stretto un accordo per le prossime tre edizioni; non bisogna infine scordare il supporto della Regione Autonoma Valle d’Aosta e lo stretto legame tra la storia del Mezzalama e quella del Cervino.

Alberto Pedrioli e Elisa Calcamuggi

Giorgio Pession

Pietro Crivellaro, amico del Mezzalama e storico dell’alpinismo, ha invece indicato il Torfeo come una macchina del tempo in grado di registrare i cambiamenti storici; ad esempio negli anni ’30, quelli delle prime edizioni, partecipavano i pionieri dell’alta quota mentre oggi 1000 atleti si avviano verso il Castore, attraversando gli spazi selvaggi compresi tra il Breithorn e il colle Gnifetti. Il Mezzalama registra i cambiamenti sociali e del territorio, basti pensare all’evoluzione di Valtournanche che un tempo era un alpeggio e oggi si è tanto evoluta. Il Mezzalama è anche e naturalmente una sfida, come la conquista del Cervino, e una battaglia contro il tempo che porta la Val d’Aosta al centro dell’attenzione e nel corso della storia del Trofeo, una storia d’Italia, gli atleti sono stati e saranno i ricercatori di nuove frontiere umane, nel rispetto dell’ambiente e dello sport.

Pietro Crivellaro

La Guida Alpina Adriano Favre, Direttore Tecnico del Mezzalama, ha gestito tutte le edizioni a partire dal 1997 e in occasione della presentazione della XX edizione ha sottolineato come il Mezzalama faccia oggi parte del circuito della Grande Course e sia in grado di proporre una gara per i giovani che si disputerà su una parte del percorso originale. Favre ha poi ripercorso grazie ad una mappa interattiva i passaggi fondamentali del nuovo percorso: “Nella XX edizione del Trofeo Mezzalama, ci sarà un approccio alla competizione completamente diverso. Cambiano i tempi di passaggio, visto che il dislivello totale aumenterà di circa 350 metri, le difficoltà tecniche aumenteranno, e chi gareggerà il 25 aprile dovrà essere anche un alpinista. Sicuramente chi non ha le conoscenze tecniche e non è abituato a muoversi in alta montagna, potrà avere qualche difficoltà. I tratti più impegnativi come il Naso del Liskamm o la cresta del Castore, affrontati in senso diverso rispetto agli scorsi anni saranno molto più tecnici e difficili. Inoltre l’ascesa da Gressoney La Trinitè annullerà il tratto della salita lungo la pista del Ventina che da Breuil-Cervinia portava al Plateau Rosà, dove veniva premiata solo la performance atletica. Questa prima parte di gara avrà delle connotazioni tecniche importanti, con la salita in traccia e con numerose inversioni di marcia. La discesa verso Breuil-Cervinia non seguirà la pista Ventina, ma si sposterà verso il Canale del Teodulo per poi arrivare al centro del paese completamente fuori pista”.

IMG_0882

Anche secondo i tre atleti del Centro Sportivo Esercito presenti, Damiano Lenzi, Matteo Eydallin e Manfred Reichegger, le cose con questa inversione cambieranno e non poco. Lenzi vede un tracciato più difficile e più lungo che necessita una preparazione più attenta all’aspetto della corsa; Eydallin, sempre molto autoironico, non nasconde una certa perplessità davanti ai tratti in discesa coi ramponi preferendo, in generale, scendere con gli sci e si augura di non essere preso per matto quando si allenerà a scendere le piste di corsa coi ramponi e gli sci in spalla (“comunque sono nuovi stimoli e motivazioni…”); Reiccheger sottolinea come questo tracciato sia molto più tecnico dell’originale.

IMG_0886

Anche Stefano Finazzi, direttore commerciale di Dynafit Italia, interpreta la storicità del Trofeo come uno stimolo al progresso tecnologico: la partnership di Dynafit con un evento mitico che ha segnato l’evoluzione dello scialpinismo non può che migliorare i prodotti rendendoli più tecnologici, veloci e leggeri e ciò non potrà che essere notato nell’arco delle tre edizioni (2015, 2017, 2019) coinvolte nell’accordo.

IMG_0895

Francesca Imperato, di UBI Banca, ha infine chiuso l’incontro parlando di Enjoy Ski Mezzalama, una carta prepagata dotata di codice IBAN, appartenente alla famiglia della Carta Enjoy di UBI Banca, che funziona anche come un vero Skipass elettronico utilizzabile presso importanti comprensori sciistici convenzionati; con questa carta si saltano le code e si paga solo quanto effettivamente sciato. A chiudere la presentazione un ottimo aperitivo valdostano!

IMG_0899IMG_0907

Corsi di alpinismo dal 21 al 26 luglio 2014!

Le Guide Alpine di Macugnaga propongono un Corso di Introduzione all’Alpinismo, un Corso di Alpinismo e un Corso di Perfezionamento della durata di sei giorni presso il Rifugio Zamboni Zappa (mt. 2070) e il Rifugio Oberto Maroli (mt. 2796), al cospetto dell’imponente parete Est del Monte Rosa.

zamboni1

CORSO DI INTRODUZIONE ALL’ALPINISMO

  • Nodi e progressione su roccia.
  • Tecnica di arrampicata su roccia.
  • Tecnica di scalata su ghiaccio.
  • Tecnica di ascensione su misto.

CORSO DI ALPINISMO

  • Progressione in cordata in autonomia
  • Uso delle protezioni veloci
  • Tecnica di arrampicata su roccia
  • Tecnica di scalata su ghiaccio (piolet traction)
  • Tecnica di ascensione su misto
  • Autosoccorso

CORSO DI PERFEZIONAMENTO

  • Perfezionamento delle tecniche di scalata

L’abbigliamento minimo richiede: scarponi, calzettoni e pantaloni da montagna, camicia, pile e giacca a vento, pantavento, guanti , ghette, berretto, occhiali da neve, creme solari; l’attrezzatura richiesta si compone di: imbraco, piccozza, ramponi, casco, pila frontale e scarpette da arrampicata.

LOGO GUIDE INTERNAZIONALE SPILLA

Per esigenze assicurative l’iscrizione al CAI è OBBLIGATORIA per la frequentazione del corso!

karpos

Freeride con lo Yak!

fabio_luciano

Fabio propone un corso di freeride e sci ripido con obbiettivo la discesa del canale del Tindall e del Nuovo Weisstor. Durante il corso, la cui durata e i cui costi verranno stabiliti una volta preso contatto con Fabio, si potranno acquisire nozioni su:

  • allenamento ed alimentazione
  • preparazione della gita ( schizzo di rotta e organizzazione dello zaino)
  • progressione in ambiente glaciali (sistemazione della cordata, uso dei ramponi, nodi e manovre)
  • autosoccorso in valanga (uso di ARVA – pala – sonda)
  • sicurezza in montagna (ad esempio tecnica di recupero da crepaccio con paranco)
  • topografia (uso del GPS in ambiente alpino)
  • tecnica di salita
  • tecnica di discesa

Il fine ultimo di questo corso rimane appunto quello di affrontare i due canali del Tindall e del Nuovo Weisstor in modo da verificare sul campo il grado di apprendimento teorico – pratico raggiunto.

In seguito, una volta che la propria tecnica individuale abbia raggiunto un livello ritenuto idoneo da Fabio, ci si potrà lanciare in linee di discesa divenute mitiche nella storia dell’alpinismo.

Una tra tutte rimane senz’altro il canalone Marinelli.

Per qualsiasi informazione contattate Fabio 0039 347 0423333 o scrivete a jach-jach@libero.it

Principino

(“SNOW IS JUST A WOLF IN SHEEP’S CLOTHING”)

IMG_8846

karpos

7000 (o quasi) LAST MINUTE: ACONCAGUA FEBBRAIO 2014!

JACH-JACH MOUNTAIN GUIDE

MARCHIO-GUIDE-MOUNTAIN-BLU

GUIDA ALPINA FABIO IACCHINI

GENNAIO/FEBBRAIO 2014

ACONCAGUA SUMMIT (6962 mt.)

Fabio propone la salita della cima più alta delle due Americhe con partenza il 31 Gennaio e rientro in Italia il 20 Febbraio 2014. L’Aconcagua si trova in Argentina, nella provincia di Mendoza lungo la catena delle Ande, e copre un’altitudine di 6962 mt. La prima ascensione è del 14 Gennaio 1897 con la firma del fortissimo Matthias Zurbriggen.

Acon_sunrise

Aconcagua Summit (6962 mt.)

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:

FABIO IACCHINI

347-0423333

jach-jach@libero.it

www.fabioiacchini.com


karpos

KARPOS PER TUTTI!!!

karpos

Fabio è tornato dal Nepal ed è pronto per portare avanti la sua attività di ambassador per Karpos (ramo di Sportful), marchio strettamente legato all’alpinismo nella sua concezione più pura che nasce confrontandosi con le Dolomiti. Da qui la filosofia di Karpos:

Le Dolomiti, patrimonio dell’umanità, vero paradiso di natura esplosiva, di linee ripide, verticali, di genti forgiate nella difficoltà di doversi confrontare con un ambiente severo, ma generoso di opportunità. Karpos nasce ai piedi di queste montagne, nel rispetto della loro essenza, non per conquistare ma per condividere, per accompagnare, per supportare chi, spinto dalla propria passione, voglia salire un po’ più in alto, per guardare oltre l’orizzonte..”

The Dolomites, a heritage of natural beauty for all humanity, a true paradise of unpredictable nature, of steep vertical lines, of people hardened by the challenge of confronting this environment that is harsh but rich with opportunity. Karpos was born at the foot of these mountains, not to conquer but to share them, to accompany and to support all who, driven by their passion, want to climb a bit higher and look beyond the horizon.”

sportful

L’ORIZZONTE CAPOVOLTO

Fabio ha corretto e rivisto le parti alpinistiche di questo bel libro scritto da Giuseppe Naretto e ambientato in parte sulla Via dei Francesi. L’autore, torinese, è medico rianimatore e lavora in un reparto di terapia intensiva. Dal 2006 si occupa di etica e comunicazione nei processi di cura ed è uno dei fondatori del blog nottidiguardia.it. “Notti di guardia”, il primo romanzo che ha come protagonista Massimo Dighera, medico investigatore, è uscito nel 2012 per Ponte alle Grazie.

orizzontecapovolto

“La vita di Massimo Dighera scorre tranquilla, tra casa, la sua Torino e l’ospedale dove lavora come rianimatore. Tutto procede bene fino al giorno in cui il suo orizzonte si capovolge all’improvviso: viene investito da un’automobile mentre fa jogging. Ha una brutta frattura e finisce in rianimazione, dove per una volta è paziente e non medico, passivo e non attivo, e fa l’esperienza istruttiva e straniante di vivere le paure dei suoi pazienti. In reparto incontra Davide, un ragazzo che ha salvato dalla morte molti anni prima, e che non ha superato il trauma dell’incidente in montagna in cui ha rischiato la vita. Ha completamente dimenticato la dinamica della tragedia, ed è visitato da incubi. Massimo Dighera, per la prima volta dopo anni di lavoro matto e disperatissimo in reparto, ha molto tempo libero, che gli permette di pensare alla storia di Davide. Ha inizio un’indagine che lo condurrà a Macugnaga, sotto alla parete Est del Monte Rosa , dove sono accaduti i fatti drammatici che hanno portato all’incidente di Davide e alla perdita di uno dei compagni di cordata. Eroismo e poesia della montagna, arte medica e compassione per le sofferenze degli uomini sono gli ingredienti di questa indagine nel corpo e nell’anima, un’indagine che emoziona e commuove.”

TREKKING NELLE VALLI DELL’EVEREST, PROGRAMMA DETTAGLIATO!

JACH-JACH MOUNTAIN GUIDE

MARCHIO-GUIDE-MOUNTAIN-BLU

GUIDA ALPINA FABIO IACCHINI

OTTOBRE 2013

TREKKING NELLE VALLE DELL’EVEREST

ISLAND PEAK 6189 mt.

ITINERARIO

Da Kathmandu  si raggiunge il villaggio di Lukla (286o mt.) con un piccolo aereo che, atterrando su una pista in salita preceduta da un canyon, regalerà le prime emozioni ai trekkers. Con la prima parte del cammino ci si inoltrerà nel Parco Naturale dell’Everest per raggiungere in due giorni la comunità di Namche Bazar (3440 mt.), importante centro economico e punto di partenza e arrivo di numerosi trekking. In una giornata si potrà visitare il monastero di Kumjung (3780 mt.), dove i monaci custodiscono lo scalpo dello yeti. In seguito si proseguirà lungo la valle di Gokyo, passando per gli omonimi laghi e giungendo  al paese di Gokyo per poi salire la facile cima del Gokyio Peak (5360 mt.) da cui lo sguardo potrà ammirare i tre colossi hymalaiani dell’Everest (8848 mt.), del Lhotse (8516 mt.) e del Cho Oyu (8201 mt.). Valicando il Chola Pass (5330 mt.) si raggiungerà il villaggio di Lobuche (4910 mt.), dal quale si potrà raggiungere il laboratorio Ev-K2 CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) che è il laboratorio meteoreologico più alto del mondo con i suoi 5050 metri di quota. Sempre da Lobuche si raggiungerà la cima del Kala Patthar (5550 mt.) da cui si potrà ammirare da vicino l’impressionante ice fall della sud dell’Everest (8848 mt.) nonché la vetta del Nuptse (7861 mt.). Ripartiti, si affronterà il passo Kongma (5335 mt.) e, al cospetto della maestosa parete sud del Lhotse (8561 mt), si raggiungerà il campo base (4970 mt.) dell’Island Peak (6189 mt) di cui chi vorrà potrà affrontare la scalata. Da qui il ritorno con il passaggio dal monastero di Thyangboche (3860 mt.) e l’arrivo prima a Namche (3440 mt.) e poi a Lukla (2840 mt.).

PROGRAMMA GIORNO PER GIORNO

  1. Partenza da Milano Malpensa
  2. Arrivo a KTM, sistemazione in hotel
  3. Visita a KTM
  4. Volo a Lukla, prima notte a Phakding
  5. Phakding a Namche (3340 mt.)
  6. Visita al monastero di Khumjung
  7. Namchee a Dole (4200 mt.)
  8. Dole a Machermo (4410 mt.)
  9. Machermo a Gokyo (4790 mt.)
  10. Gokyo Peak (5360 mt.)
  11. Gokyo a Dragnag (4700 mt.)
  12. Dragnag a Lobuche (4910 mt.)per il passo Cho La
  13. Kala Patthar (5550 mt.)
  14. Lobuche a Chukhung (4730 mt.) per il passo Kongma La
  15. Island Peak campo base (4970 mt.)
  16. Island Peak vetta e ritorno a Chukhung
  17. Chukung a Thyangboche (3860 mt.)
  18. Thiangboche a Namchee (3340 mt.)
  19. Namchee a Lukla  (2840 mt.)
  20. KTM
  21. Partenza per Milano
  • I giorni di permanenza a Kathmandu possono variare in funzione dei voli interni
  • Per i voli Milano-Kathmandu il bagaglio non deve superare i venti chili
  • Si consigliano vaccinazioni antitetanica, antitifica e antiepatite A

La quota di partecipazione comprende: volo aereo Milano Kathmandu andata e ritorno, taxi da e per l’aereoporto, albergo con prima colazione per quattro giorni a Kathmandu, trekking permit, tende, tassa di entrata al Parco dell’Everest, assicurazione, portatori, volo per e da Lukla, portatori a disposizione del gruppo per tutta la durata del trekking, servizio di pensione completa durante il trekking, Guida Alpina italiana a completa disposizione.

Non comprende: tassa di entrata in Nepal, tasse aereoportuali alla partenza dal Nepal, pasti e cene a Kathmandu, bevande, mance, taxi, assicurazione sugli infortuni e tutto quello non espressamente indicato nella presente.

ATTREZZATURA

Scarpe da trekking, diverse paia di calze e calzettoni, calzamaglia, pantaloni da trekking e/o da alta montagna, copripantaloni in gore tex o simili, magliette di cotone e/o intimo sportivo traspirante, dolcevita, pile o wind stopper, giacca a vento calda con buona imbottitura, occhiali da sole, cappello caldo e cappello da sole, guanti in pile e imbottiti, creme solari (fattore protettivo minimo 8), sacco a pelo caldo, zaino, borsa da toilette con piccolo pronto soccorso per uso immediato, asciugamano personale, pila frontale, borraccia o termos, qualche goloseria personale (!), bustine di integratori salini, passaporto valido per l’anno in corso e con una scadenza minima di nove mesi, moneta estera in dollari o euro di grosso taglio (50 o 100), due fotografie formato tessera. Per la cima: scarponi da montagna, ramponi, piccozza o bastoncini da trekking, imbracatura, maniglia Jumar, discensore, due moschettoni a ghiera, cordini o fettucce.

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:

FABIO IACCHINI

347-0423333

jach-jach@libero.it

www.fabioiacchini.com

untitled


TREKKING AUTUNNO 2013, NELLE VALLI DELL’EVEREST CON FABIO!

Fabio organizza il consueto trekking autunnale attraverso le valli del parco naturale dell’Everest. La meta di quest’anno è la vetta del Lobuche (6119 mt.), la partenza prevista per metà ottobre e la permanenza in Nepal avrà una durata di tre settimane circa. Per prenotarsi occorre contattare Fabio (+39 347 0423333 – jach-jach@libero.it) e le iscrizioni chiuderanno a fine agosto.

Nepal_Ph_F.Iacchini

La possibilità di essere accompagnati da una Guida Alpina Internazionale che ha partecipato a tante spedizioni in queste zone (ad esempio: Shisa Pagma 2005, Broad Peak 2007, Everest 2008) e che ha portato moltissimi clienti alla scoperta dei seimila “facili” (vedi l’avventura col Balossi, Roberto e me al Pacharmo (6273 mt.)) è veramente unica e vi invito a chiamare Fabio per qualsiasi informazione.

Stampa

Guido Rey, “Il tempo che torna”

Ho trovato in casa una copia dell’edizione originale di questo fantastico testo dell’alpinista torinese Guido Rey (1861-1935), nipote di Quintino Sella, fotografo e scrittore di montagna.

copertina_rey_grande

La copertina dell’edizione ristampata dal CAI.

L’edizione originale è del 1929 per i caratteri della casa editrice La Formica di Torino e con un costo di Lire 15.

Ne estraggo una descrizione della Guida Alpina (p. 105) all’interno del capitolo Guida Nostra datato 1890.

“Per questi uomini rozzi e forti la scuola di difficoltà è scuola di carattere, e a mio avviso le guide sono un esempio del dovere nella sua forma più ardua e più pura. Per ciò anche i profani all’alpinismo non possono negare un senso di rispetto a questi uomini sempre esposti al pericolo della vita, sempre pronti a ritentare le salite le più difficili, non per puro desiderio di lucro, non pel solo adempimento d’un contratto, ma come un compito ambìto che reca loro onore. Per questa abnegazione delle guide esiste una tariffa: tanto per tale impresa, tanto per tal’altra. Ma la fedeltà, il coraggio possono essere tariffati? Chi si assise  a fianco della guida sulle roccie riscaldate dal sole, su una vetta conquistata con duro lavoro, chi ebbe per guanciale le sue ginocchia durante le gelide notti passate alla bella stella dei quattromila metri, chi si trovò legato ad essa per giorni intieri, su per ghiacci e rupi salendo come un sol uomo, e passò con essa alcune di quelle ore di pienezza  singolare che il pericolo fa sembrare lunghe come un anno e brevi come un minuto, non dimenticherà mai l’abnegazione della guida, e la compenserà non solo col danaro ma ancora con una profonda amicizia. Noi amiamo e desideriamo le nostre guide come amiamo e desideriamo le nostre montagne, delle quali essi son figli e che personificano nella qualità di saldezza e di forza.”


untitled

MEZZALAMA 2013, L’IMPRONTA FERRINO!

Ho avuto il piacere di scrivere un articolo per il blog Ferrino: Grazie a Sara per la possibilità, e speriamo di andare avanti così! Principino

Subscribe to RSS Feed Follow me on Twitter!